Il cane che aveva perso il suo padrone
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Descrizione dell’editore
Di solito, nell’arco della propria vita, un amante dei cani cambia più di un amico a quattro zampe. Nel mio caso però è diverso: sono stato io a perdere il mio padrone. E lo sto ancora cercando. Da più di un secolo, da quando mi è stato concesso l’incredibile dono di non invecchiare mai. La mia esistenza è un mistero. Certo, se riuscissi a trovare il mio primo padrone potrei avere le risposte che cerco. Quell’uomo onorevole e leale, dalla voce dolce e dal temperamento mite, sarebbe capace di spiegarmi ogni cosa. È per questo che non mi arrendo e continuo a cercarlo. Sperando disperatamente che sia ancora vivo. All’età di 217 anni, un vecchio cane attraversa tutta l’Europa: dalla strana corte del re Carlo I alle guerre per la successione spagnola, passando per Versailles, Amsterdam e la Venezia del XIX secolo. Nel suo percorso farà amicizia con animali e uomini, si innamorerà, si meraviglierà di fronte alla duplice capacità umana di innalzarsi producendo sublime musica e di cadere in basso combattendo squallide guerre. Mentre la Storia intorno a lui cambia, un sentimento solido e forte non lo abbandona mai: l’indissolubile legame con il suo padrone.
Il viaggio attraverso i secoli di un cane vecchio e saggio, alla ricerca del suo padrone tra le corti e i campi di battaglia di tutta Europa
«Maestoso, vivido e profondo. Mi sembrava di sentire insieme al protagonista gli odori del mondo. La storia di un cane che cerca il suo padrone è commovente e tenera, sono stata catturata da questo libro incantevole sin dall’inizio.»
Rachel Joyce, autrice di L’imprevedibile viaggio di Harold Fry
«Un romanzo ricco di emozioni sulla devozione canina e il vero significato della parola fedeltà.»
Susan Wilson, autrice di Lezioni di vita randagia
Damian Dibben
È autore di bestseller internazionali per ragazzi, tradotti in 26 lingue in oltre 40 Paesi. Ha lavorato come sceneggiatore e attore per progetti come Il fantasma dell’Opera, Il gatto con gli stivali e Il giovane Indiana Jones. Vive a Southbank, a Londra, in una casa che dà sulla St. Paul’s Cathedral, con la sua compagna Ali e il cane Dudley. Il cane che aveva perso il suo padrone è il suo primo libro pubblicato in Italia dalla Newton Compton.
PUBLISHERS WEEKLY
Courageous canine capers and evocative historical interludes anchor Dibben's uplifting but often melancholy tale of an immortal dog and his centuries-spanning life with his equally everlasting master. Injected with an elixir as a puppy, the large brown dog, who narrates the novel, becomes companion to an itinerant physician and chemist who serves the royalty of Europe during the Age of Enlightenment. In 1688, the dog loses his beloved master in Venice, then spends the next 127 years waiting at the Venice cathedral for the physician to return. After befriending an abandoned pooch named Sporco, the dog recounts tales of traveling with his master through the battlefields of Europe, attending lavish balls, meeting composer Schubert and poet Byron, and taking a witty mate. Then, in 1815, the dog spots Vilder, an old and also immortal business associate of his master who is bent on revenge for a long-ago tragedy. Although Vilder once tried to kill the dog, he follows Vilder, believing the man will lead him to his lost companion. Despite some disjointed time jumps, Dibben's tearjerker is a lyrical commentary on war, rivalry, sacrifice, and, above all else, loyalty.