Non vale una lira Non vale una lira

Non vale una lira

Euro, sprechi, follie: così l'Europa ci affama

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Descrizione dell’editore

Bisogna uscire dall'euro. Subito. Da quando è entrata in vigore, la moneta unica non ha fatto che disastri: ci ha resi tutti più poveri, ha accresciuto le differenze tra i Paesi e ha trascinato nel suo fallimento il sogno europeo dei nostri padri. Oggi l'Europa è soltanto un mostro burocratico e antidemocratico, sempre più lontano dai cittadini e dai loro bisogni, che ci opprime con la sua tirannia fiscale e con una quantità di normative astruse.
È l'Europa dei diktat e delle troike, che impone agli altri severità e concede a sé ogni beneficio, l'Europa che taglia le pensioni ai cittadini e le aumenta ai suoi burocrati, che chiede sacrifici a tutti, ma poi fa vivere i suoi 766 parlamentari nel lusso, spendendo 2 milioni e mezzo di euro in rinfreschi e 4 milioni per rinnovare il centro fitness interno al Parlamento di Bruxelles. È l'Europa che non riesce a risolvere l'annoso problema della seconda sede di Strasburgo: un palazzo da 500 milioni che resta chiuso 317 giorni l¿anno e che moltiplica i costi di funzionamento, costringendo ogni mese i deputati a gigantesche transumanze con un'enorme massa di documenti al seguito.
È l'Europa che mantiene 139 sedi sparse in tutto il mondo e 5366 addetti, di cui 33 alle isole Figi, 37 alle Mauritius e 44 ai Caraibi, dove l¿attività più impegnativa è una corsa di macchinine elettriche. Costo totale, 524 milioni di euro.
È l'Europa delle leggi assurde, delle 60 pagine di rapporto tecnico sul Wc (due anni di studio, 90.000 euro di spesa) per stabilire la formula dello sciacquone perfetto, l'Europa che si preoccupa del passaporto dei furetti croati, della peluria del cavolfiore (dev'essere «leggerissima»), della lunghezza delle banane e della curvatura dei cetrioli, l'Europa che scrive 22 pagine di regolamento per specificare che «il serbatoio dell'acqua calda è quello che contiene acqua calda».
Ed è l'Europa che elargisce soldi per finanziare qualsiasi follia, dall'utilizzo degli insetti in cucina alla compagnia che fa musica con sassofoni e rutti al programma per incentivare la connessione emotiva dei contadini tirolesi al loro paesaggio, dal dialogo fra estoni e lituani sul fondamentale tema delle marionette alla missione dei ballerini belgi che vanno a insegnare danza agli africani (che è un po¿ come insegnare agli esquimesi a cacciare le foche), per non parlare dei corsi in cui si spiega a cosa serve l'Ue. Un'Europa che a noi italiani costa 174 euro al secondo, cioè 10.464 euro al minuto, cioè 627.853 euro l'ora, cioè 15 milioni al giorno, cioè 5,5 miliardi l'anno. Per darci in cambio che cosa? Nulla. Da quando c'è la moneta unica abbiamo meno soldi in tasca, meno libertà nella vita, meno speranze nel cuore. Mario Giordano dimostra, numeri alla mano, che la scelta di entrare nell'euro è stata per il nostro paese un vero e proprio autogol, come avverte ogni giorno sulla propria pelle un sempre maggior numero di italiani e come sostengono da tempo molti economisti e sei premi Nobel. Anche loro certi che dall'euro si debba uscire. E subito.

GENERE
Politica e attualità
PUBBLICATO
2014
11 marzo
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
176
EDITORE
Mondadori
DIMENSIONE
758
KB

Recensioni dei clienti

Magirama ,

Interessante

Premesso che ho già letto tutti gli altri libri di Mario Giordano e che comunque apprezzo il suo modo di scrivere, a differenza di quanto sostengono altri lettori scontenti, questo libro si presenta sin da subito come antipolitico e populista, non di certo una guida a come è stato introdotto l’euro. Che possa essere considerato o meno una furbata per essere venduta agli euroscettici, se solo la metà delle cose scritte fosse vera, ci sarebbe da spaventarsi sul serio. Io sono uno di quelli che ha paura che le cose scritte lo siano, anche se da comune mortale non posso farci nulla, tranne prendere rabbia.

Maxsanremo ,

Da leggere

Da leggere assolutamente!!! Parti tecniche ben fatte e non difficili anche per i non tecnici....se non fossero soldi nostri ci sarebbe da ridere.....

Jimmie 64 ,

Davvero

L'ho comprato perché dall'estratto mi sembrava che spiegasse le vere ragioni dell'introduzione dell'euro. Invece è un libro furbo fatto per essere venduto agli euroscettici solleticando i luoghi comuni. A volte anche se ben scritto è anche noioso. Insomma caro Giordano sei proprio un furbetto, per me il tuo libro "non vale una lira". Mi hai fregato, ma non accadrà più.

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