Bastano le primi sferzate della batteria del nuovo entrato Scott Travis per essere travolti dal furore di Painkiller. All’ultima apparizione con Rob Halford in organico, i Judas Priest abbandonano il mainstream e virano con decisione verso le lande thrash e speed inquadrate dal loro dodicesimo album in studio. La band sferra un assalto martellante, concedendosi un po’ di riposo solo nelle articolazioni power di ‘A Touch of Evil’ e nella breve e solenne strumentale ‘Battle Hymn’.
- Dream Theater
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- Fight
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