Dopo aver trascorso buona parte del decennio a forgiare un nuovo sound unendo elementi gospel, blues e jazz, Ray Charles conclude i ’50 con una rilassata opera dai toni swing in assetto da big band. Senza abbandonare del tutto le innovazioni soul, Brother Ray veste un ruolo più inclinato verso il pop, dividendosi tra i fiati arrangiati da Quincy Jones e gli archi delle gentili ballate confezionate da Ralph Burns, che evidenziano la stupefacente intensità della sua voce sul terreno dei crooner.
- King Curtis
- Ray Charles
- The Orioles
- Aretha Franklin
- Anthony Hamilton
- Sam Cooke
- Shirley & Lee