Autore di colonne sonore a Broadway e compositore classico dell’età del Jazz, George Gershwin ha plasmato un genere raffinato e riconoscibile nella tradizione musicale americana, che ha colmato il presunto divario tra musica popolare e “alta”. Nato nel 1898 a Brooklyn, Gershwin iniziò a lavorare come pianista al Tin Pan Alley all’età di 15 anni. Nel 1919, firmò il suo primo brano di successo, ‘Swanee’, reso popolare da Al Jolson nel musical del 1920 Sinbad, e compose Lullaby, prima opera classica per quartetto d’archi. Passò il decennio successivo a scrivere canzoni per gli spettacoli e le repliche di Broadway, quasi tutte caratterizzate dai testi sagaci e ironici del fratello Ira, tra le quali spiccano ‘Embraceable You’, ‘’S Wonderful’ e ‘I Got Rhythm’. I diversi filoni della carriera di Gershwin confluirono nella rivoluzionaria Rhapsody in Blue, presentata nel 1924 in un concerto sperimentale di jazz sinfonico da Paul Whiteman e dalla sua orchestra. Dopo aver affinato le capacità di orchestratore, diede alla luce altre opere, tra cui il Concerto in Fa per pianoforte (1925), Un americano a Parigi (1928), Second Rhapsody (1931), e Cuban Overture (1932). La più ambiziosa fu la rivoluzionaria opera Porgy and Bess (1935), che presentava un cast interamente nero e un amalgama di melodie folk, gospel e jazz del Sud. Continuamente voglioso di imparare, George si trasferì a ovest con Ira nel 1936 per scrivere canzoni per Hollywood, ma la sua carriera fu tragicamente interrotta da un tumore al cervello, che lo portò alla morte nel 1937.