Nel 2011, gli Imagine Dragons si esibivano nei casinò di Las Vegas con spettacoli di sei ore, che bastavano appena a coprire le spese per l’affitto e per il cibo. Un anno dopo, avevano in bacheca un disco di platino. Formata a Provo, Utah, da un gruppo di amici liceali e universitari, la band ha pubblicato tre EP autoprodotti prima di venire reclutata dalla Interscope Records nel 2012, esordendo sulla lunga distanza con Night Visions nel corso dello stesso anno. Spinta da due singoli esplosivi (‘It’s Time’ e ‘Radioactive’), la formazione si è imposta tra i gruppi di maggiore successo degli anni ’10, fondendo sonorità indie rock da stadio con elementi synth-pop e dubstep, cadenze folk e accenni new wave. I lavori successivi non si sono fatti attendere (Smoke + Mirrors è uscito nel 2015, Evolve nel 2017 e Origins nel 2018), mettendo in mostra un sound più raffinato senza rinunciare alla potenza catartica. Parlando con Apple Music del brano del 2018, ‘Zero’, il cantante Dan Reynolds ha analizzato il ruolo svolto dall’empatia sia in fase di scrittura che durante le esibizioni, un elemento davvero fondamentale per il successo della band. “Mi portavo in giro un sax tenore più grande di me”, ha dichiarato ricordando i primi anni dell’adolescenza. “Ero alto meno di un metro e sessanta, ero un ragazzino davvero minuto. Perciò, quando vedo una persona all’interno di una folla mi viene da pensare: ‘Ok, ci stai passando anche tu. Datti tempo, riuscirai a realizzarti e a sbocciare’. Questa canzone è per tutte quelle persone”.