Scrittura elaborata, natura acustica e venature jazz sono gli ingredienti di base del successo di John Mayer, suggestiva penna e voce dallo stile confessionale e dai toni malinconici. • Abile chitarrista dall’adolescenza, entra nel Berklee College of Music per abbandonarlo in breve tempo, preferendo una gavetta cantautorale e dal vivo, dapprima con Clay Cook e poi in solitaria. • Un promettente inizio gli porta quattro GRAMMY® con soli tre album: Room for Squares (2001), Heavier Things (2003) e Continuum (2006), prima della consacrazione a rubacuori delle chart con Battle Studies (2009). • Negli anni ’10 torna alle radici blues, soul e classic rock, partendo da Born and Raised (2012) e proseguendo in un elegante Paradise Valley (2013), fra toni country da chitarra pedal steel e anima hippie. • Con l’avanzare di carriera e successi, Meyer diventa ricercato ospite per le produzioni di Buddy Guy, Eric Clapton e B.B. King, oltre che dei live della leggenda jazz Herbie Hancock. • Nel 2015 arriva la trasformazione in un novello Jerry Garcia con i Dead & Company, risvegliando insieme agli altri Grateful Dead una mai spenta voglia di psichedelia in un infinito tour privo di date di scadenza. • Paralleli scorrono il ritorno all’R&B di The Search for Everything (2017) e il rock adulto di Sob Rock (2021), intervallati dalle scintillanti vibrazioni disco di ‘New Light’ (2018), per un eclettismo difficile da saziare.