Una carriera pluridecennale ha consegnato alla storia la leggenda dei Nomadi, band che nonostante i cambi di formazione ha mantenuto immutata la filosofia originaria, ritagliandosi un posto speciale nel cuore del pubblico. • Il gruppo nasce nel 1963 intorno al tastierista Beppe Carletti e al cantante Augusto Daolio, esordisce nel 1965 con il 45 giri Donna la prima donna e l’anno successivo inaugura un fortunato sodalizio con Francesco Guccini, che frutta canzoni come ‘Noi non ci saremo’ e ‘Dio è morto’, confluite nell’LP Per Quando Noi Non Ci Saremo (1967). • Partecipano a Sanremo nel 1971 con ‘Non dimenticarti di me’ e nel ’72 fanno il pieno di consensi con ‘Io vagabondo (Che non sono altro)’, brano di culto e inno per diverse generazioni. • Nel 1981, Sempre Nomadi fornisce quello che diventa il motto intonato dalla fanbase ai concerti, e nel frattempo si fanno promotori di iniziative di solidarietà e viaggi benefici. • Malgrado le variazioni di organico e la perdita di Daolio, deceduto nel ’92, pochi mesi dopo la pubblicazione di Ma noi no, i restanti membri proseguono il viaggio creativo e macinano uscite discografiche: da Una Storia Da Raccontare (1998) a Milleanni (2019), sempre all’insegna dell’impegno sociale. • Solo esseri umani (2021) palesa come, a dispetto di una serie impressionante di album all’attivo, abbiano ancora passione ed energia per lasciare un segno tangibile nel panorama italiano.