Con eleganza, ironia e buon gusto, Orietta Berti ha scritto pagine della musica leggera italiana, passando dalla modernità alla tradizione per mettere un piede nel pop, ed esportando successi in tutto il mondo. - Incide i suoi primi 45 giri nel 1962, ma “l’usignolo di Cavriago” si fa conoscere nel 1964 grazie a ‘Dominique’, interpretata con timbro cristallino e vibrato da soprano. - ‘Tu sei quello’ (1965), prima hit commerciale, le apre le porte di importanti manifestazioni, tra cui spicca il Festival di Sanremo, che la vede debuttare nel 1966 e replicare l’anno successivo con un’altra canzone d’amore, ‘Io, Tu E Le Rose’. - Nel 1970, col valzer ‘Tipitipiti’, tocca quota cinque presenze consecutive sul palco della kermesse canora e pubblica ‘Fin Che La Barca Va’, che dilaga con la forza di una filastrocca. - Con dischi briosi, talvolta dalla trama malinconica, e con il suo impegno nel recupero del folklore italiano, negli anni ’70 perfeziona il proprio stile tra esuberanza e ricerca. - Per indole, si avvicina alla musica per bambini (‘La balena’, 1980) ma nel 1984 torna artista per un pubblico adulto con Le mie nuove canzoni, che si avvale dei raffinati suoni elettronici dell’epoca. - Di nuovo a Sanremo nel 1992 in duetto con Giorgio Faletti, in ‘Rumba di tango’ riassume l’intensità e la leggerezza del suo stile. - Dopo anni di TV, nel 2021 torna alla ribalta in una doppia veste: classica con ‘Quando ti sei innamorato’, in concorso al suo 12esimo Festival, e scanzonata con la hit estiva ‘MILLE’, al fianco di Fedez e Achille Lauro.