Teatralità ed emotività si stringono in un saldo abbraccio nelle corde dei Panic! At the Disco, barocchi escursionisti della scena indie approdati senza forzature nel mainstream grazie a derive danzanti e a un suono dalla cura impeccabile, con refrain appassionati e riflessioni accorate che lasciano parlare il sentimento. - Formati nella Vegas del 2004, toccano le corde di emo e pop-punk facendo salire a bordo la pronunciata estetica assorbita dall’ecosistema in cui sono cresciuti, caricando di pathos testi, canto e arrangiamenti. - Parole gravide di significato inaugurano il 2005 di ‘I Write Sins Not Tragedies’, vero coprotagonista ricco di suspense e fregi squillanti in A Fever You Can't Sweat Out, nonché Video of the year ai VMA. - Timbro e ritmica cambiano e si evolvono nella psichedelia retrò di Pretty. Odd. (2006) e nella concitata new wave di Vices & Virtues (2011). - Onde elettroniche e vibrazioni hip-hop alimentano Too Weird to Live, Too Rare to Die! (2013), ma Brendon Urie resta il solo della formazione originale per Death of a Bachelor (2016), dove hi-hat tipici della trap si fondono a un crooning in stile Sinatra. - Sul palco di Broadway dal 2017, il cantante continua a sperimentare il proprio ponte fra lo swing del passato e il groove di oggi con Pray for the Wicked (2018), mentre a ‘Viva Las Vengeance’ (2022) va il compito di aprire un nuovo decennio.