I colpi di pistola che si sono frapposti tra The Notorious B.I.G. e una lunga carriera non hanno impedito al rapper di imporsi come una figura di culto, entrata nell’olimpo dell’hip-hop dalla porta principale grazie a un flow da fuoriclasse. • Si avvicina alla cultura rap in giovane età e inizia a snocciolare rime sulle strade di Brooklyn, affinando a suon di freestyle il carisma e la tecnica che lo consegneranno alla leggenda. • Dopo un periodo di detenzione, viene notato da P. Diddy, che lo scrittura per un paio di remix al fianco di Mary J. Blige e si fa carico della produzione di Ready to Die (1994), in qualità di fondatore della Bad Boy Records. • L’album d’esordio si abbatte sulla scena come un fulmine a ciel sereno, svelando al grande pubblico lo straripante talento narrativo di un MC in grado di dividersi tra cronache di rivalsa a sfondo autobiografico (‘Juicy’), spavaldi momenti di ostentazione (‘Big Poppa’) e crude espressioni di inquietudine esistenziale (‘Suicidal Thoughts’). • Diventato suo malgrado un simbolo della rivalità tra East e West Coast, in contrapposizione all’ex-amico 2Pac, nel 1995 battezza il debutto della crew Junior M.A.F.I.A., partecipando alle atmosfere hardcore di Conspiracy. • Nonostante la sparatoria che la notte del 9 marzo 1997 pone fine a un’ascesa apparentemente inarrestabile, l’LP postumo Life After Death raggiunge i vertici delle classifiche e cementa lo status mitologico di un’icona destinata a sopravvivere alle epoche.