In più di trent'anni di carriera Fabrizio De André ha innovato come pochi la tradizione musicale nostrana, contaminandola con rimandi alla chanson, al folk d'oltreoceano e alle culture dialettali. Con voce profonda ha narrato la dignità degli ultimi e la fragilità dei sentimenti in versi dal respiro classico, diventati esempi letterari. Si è appoggiato ad arrangiamenti semplici, di derivazione popolare e guidati dalle corde della sua chitarra, ma ha saputo ricorrere con efficacia a fiati, archi e fisarmoniche per sottolineare drammatici picchi emotivi o lasciarsi andare a momenti di gioiosa catarsi.